La quarta edizione di Alta Marea Festival è stata un viaggio verso la rinascita e la costanza, che ha raccolto un numero grande di pubblico e che ha offerto un calendario che si è contraddistinto per la potenza comunicativa e il messaggio forte: quello che con l’arte si può viaggiare e vivere infiniti mondi possibili.
Si è tenuta dal 31 luglio al 2 agosto, sempre nel Borgo Antico, toccando 9 luoghi nevralgici del paese e coinvolgendo più di 50 artisti.
La Gara di Corti quest’anno ha avuto una giuria importante, giovane e tenace: l’attrice Angela Curri, il regista e videomaker Pierfrancesco Citriniti, l’attrice e modella Greta Ferro, l’attrice Claudia Napolitano e la giornalista e critica Martina Barone.
In fuori concorso è stato proiettato Scordato, ultimo film da regista e protagonista di Rocco Papaleo, che ha presentato il film in Piazza Duomo assieme ai protagonisti Angela Curri e Simone Corbisiero, introdotti dall’eleganza di Martina Barone.
Sul podio nella Gara di Corti:
- Miglior Film Studio Ekò a S’Ozzastru di Carolina Melis
- Miglior Regia Italian Vessels a Stefano Quaglia per il film Destino
- Miglior Attore a Francesco Di Leva per Sognando Venezia
- Miglior Attrice a Aurora Menenti per Kore di Fabiana Russo
- Miglior Fotografia a Ignoti di Giuseppe Brigante
- Miglior Poster a Vademekum di Susy Laude
- Premio del Pubblico a Meno Male di Alberto Palmiero
- Technology Award Key Partner a Miss Polly Had a Dolly di Pietro Lafiandra, Flavio Pizzorno e Andrea Rossini
Ovviamente, ad intervistare gli ospiti e a gestire il traffico sul palco, l’attore Marco Caldoro. Sul palco è intervenuta la Dirigente Scolastica del CPIA Alberto Manzi, Valeria Ferra con il corto Fratelli D’Italia, della 8 Moon Production; Giuseppe Fabiano, rappresentate regionale per il Molise di Plastic Free che è intervenuto sul corto 48 Gradi di Andrea Di Iorio, creando un dialogo sulla sostenibilità; oltre a loro la giuria e gli autori e attori in gara hanno incontrato il pubblico sul palco di Largo Tornola.
Presso Casa Museo Stephanus, spazio espositivo e casa museo gestita da Molise Wow, era fruibile la mostra Fiore Mio – Frames di Viola Mancini, parte del Collettivo MUTA; un salto nel backstage della realizzazione del videoclip di Fiore Mio per la musica di Andrea Laszlo De Simone. Il primo cortometraggio curato direttamente dal collettivo MuTa è “The Meatseller”, diretto da Margherita Giusti e prodotto da Luca Guadagnino, che è stato presentato in anteprima alla 80° Mostra del Cinema di Venezia e premiato come Miglior Corto ai David di Donatello 24.
Ad Alta Marea Festival avreste potuto invece ammirare Fiore Mio, un progetto di Viola Mancini realizzato con l’idea di celebrare la presenza e l’assenza, in un vortice vertiginoso, di due persone quando stanno per dividersi. Il progetto si presenta come una suggestione visiva, un videoclip fatto di un mix di animazione tradizionale e footage e realizzato stampando tutti i frame a mano attraverso la tecnica della cianotipia.
Il Collettivo MUTA, in particolare Elisabetta Bosco ed Elisa Bonandin sempre presso Casa Museo Stephanus, assieme a Micromegà, Giulia Marechiaro, ha realizzato un laboratorio di Rotoscoping e disegno, aperto a tutti, per raccontare in maniera inedita il territorio di Termoli. Qui è possibile vederne il risultato.
Ad aprire il festival è stata Miriam Bonnano, dj e direttrice artistica per La Boutique e Santeria. Samba, disco e groove mentre il tramonto si trasformava in notte. La sua selezione completa è disponibile qui.
Non è bello concludere le serate senza musica. Sempre in Vico Tornola III.
La prima sera è stata la volta di Ceneri, cantautrice friulana classe 2000, si avvicina alla musica dopo studi di arte, lingue e grafica. Ispirata da Bon Iver e Frank Ocean, e da cantautrici come Lorde e Phoebe Bridgers, la sua musica si muove in una atmosfera intima, fatta di sogni, speranze e libertà.
La seconda era il turno di Lumen, cantautrice pugliese ma milanese d’adozione. I suoi pezzi sono freschi, giovani e leggeri. Per Lumen usare la musica per leggere il mondo è il suo modo possibile per capire quello che ha intorno, insieme all’arte. Nei suoi testi non manca mai la parola mare.
A chiudere il calendario delle esibizioni musicali è stata la voce esperta e accogliente di Erica Mou. Erica Mou Inizia l’attività musicale professionista nel 2008 e vince diversi premi legati alla canzone d’autore italiana, tra cui il Liri Festival, l’Arè Rock Festival, il concorso L’artista che non c’era e il premio SIAE Miglior Testo. Nel 2009 pubblica il suo album di debutto, Bacio ancora le ferite, inciso per la casa discografica Auand Records di Marco Valente
Dopo ogni serata, quando la notte ormai è buia sul Borgo Antico, è il tempo di ballare. E dove se non al Diez? Ogni sera un dj set diverso per farci scatenare e concludere in bellezza le serate. La prima sera è, come da tradizione, il momento di Caetano Paramarinha, appassionato di dischi da sempre, con un occhio di riguardo verso il choro, la samba, l’hip-hop, la musica black. Cappello in testa, e mani sui dischi perchè solo lui sa farci ballare così. La seconda sera invece era d’obbligo il passaggio con una delle personalità che più hanno dato al genere in Molise: Sofreshandsoclean. Vinili disco, house e funky. Solo bei pezzi.
A chiudere l’ultima sera invece i vinili di Astratto Beats erano caldi. Hip Hop, fusion e ambient.
Main sponsor di questa edizione erano Studio Ekò e la Regione Molise. Premium Sponsor era Italian Vessels e la F.I.S. Gli Standard Sponsor erano Brico OK Termoli, De Gregorio Elettroforniture, Tenute MartaRosa. Acqua Molisia e Key Partner.